Prezzo minimo

Un prezzo minimo di mercato è il prezzo più basso a cui un bene o servizio può essere commerciato per regolamentazione statale, ovvero per legge, non è permesso vendere il bene a un prezzo inferiore a quello stabilito.

Grafico prezzo minimo

Nel grafico, il prezzo di equilibrio è di 50 e la quantità è di 1000, ma quando lo Stato, per regolamentazione, impone un prezzo minimo di 70, la quantità domandata a questo nuovo prezzo è di 600 e la quantità offerta è di 1400, dando come risultato un eccesso di offerta o surplus di 800.

Il surplus si genera perché quei consumatori che erano disposti e in grado di acquistare il bene a un prezzo inferiore a 70 ora escono dal mercato o acquistano una quantità inferiore del bene. D'altra parte, poiché il prezzo minimo imposto per regolamentazione è superiore al prezzo di equilibrio, la quantità offerta aumenta: in equilibrio era di 1000 e ora è di 1400. Questo avviene perché l'aumento di prezzo generato dalla regolamentazione consente di offrire il bene sul mercato con una struttura di costi maggiore, ovvero quelle aziende che non potevano vendere il bene a un prezzo di 50 ora possono farlo quando il prezzo sale a 70, oppure le imprese esistenti sono incentivate ad aumentare la loro offerta.

In questo caso, i venditori che riescono a vendere a questo prezzo più alto ne traggono beneficio, facendo leva su strategie diverse da quelle di mercato, come interessi personali. Il contrario accade ai compratori: alcuni rimangono senza il bene o servizio, e quelli che riescono ad acquistarlo pagano un prezzo più alto. Questo non succede nel prezzo di equilibrio, dove i venditori probabilmente non sono completamente soddisfatti del prezzo che ricevono per il bene, ma in questo scenario il mercato si equilibra, consentendo loro di vendere tutto ciò che desiderano.

Prezzo minimo inferiore al prezzo di equilibrio

Se viene stabilito un prezzo minimo, ma questo è inferiore all'equilibrio di mercato, non ha alcun impatto o non è vincolante. Come si può osservare nel grafico, se per regolamentazione si fissa un prezzo minimo di 30, la quantità domandata sarebbe di 1400 e la quantità offerta sarebbe di 600. Poiché il prezzo minimo non impedisce ai venditori di aumentare il prezzo e ai consumatori disposti a pagare di più di farlo, il prezzo di mercato salirebbe senza problemi fino a raggiungere il prezzo di equilibrio, che in questo esempio sarebbe di 50, con una quantità di equilibrio pari a 1000 unità.